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Beth Sawdon

Nel quinto anniversario della sua uscita nel Regno Unito, The Witch è ancora una figura dominante nell’emancipazione femminile e nelle estenuanti tensioni sociali del cinema. E con l’attrice protagonista Anya Taylor-Joy che ha vinto i Golden Globes 2021 per la sua interpretazione in “La regina degli scacchi” di Netflix, rivisitare il suo ruolo rivelazione non è mai sembrato così opportuno.

Ambientato nel New England del 1630, il film d’esordio alla regia di Robert Eggers del 2015 si concentra su una famiglia puritana emarginata che inizia a imbattersi in forze maligne che circondano i loro terreni agricoli. Con un cast incredibilmente talentuoso e una sceneggiatura e una regia impeccabili, The Witch unisce i classici elementi dell’horror alla moderna narrazione folcloristica.

Nel gennaio 2015, The Witch aveva ottenuto un vasto seguito durante la sua apparizione al Sundance Film Festival, con una forte richiesta per il film horror per famiglie che riempiva anche le proiezioni in tarda serata. Con Ralph Ineson e Kate Dickie come co-protagonisti, il film è stato elogiato per il suo cast intensamente impegnato e per gli eccellenti dettagli storici. The Witch racchiude in sé l’atmosfera dell’horror di nicchia che si ritrova in molti spettacoli di A24, con un tono generale struggente ma soddisfacente che tocca nel profondo molti dei suoi spettatori.

Poi la diciottenne Taylor-Joy è al centro dell’attenzione nel ruolo di Thomasin, la maggiore dei fratelli puritani e l’unica minaccia per sua madre, matriarca della famiglia. Raggiunta l’età adulta, Thomasin mette in discussione e sfida le richieste della madre e i saldi desideri religiosi del padre, e tormenta la vita dei suoi fratelli più piccoli. Prendendo in giro i suoi fratelli con storie sulla “Strega”, strani eventi cominciano ad accadere nella famiglia, e la colpa viene attribuita a Thomasin. Mentre la sua famiglia si allontana e lei stessa rimane confusa riguardo agli spaventosi eventi, Thomasin si abitua gradualmente al personaggio della Strega, realizzando finalmente la sua vera esistenza.

Anya Taylor-Joy è squisita in questo ruolo. Nel corso di 90 minuti, analizza il suo personaggio pezzo per pezzo, estendendo questo approccio anche ai suoi co-protagonisti, i cui personaggi vengono a loro volta lacerati da se stessi e gli uni dagli altri. Accanto a lei brilla Kate Dickie, che interpreta sua madre Katherine. Le due si contendono il ruolo di matriarca ed entrambe sfruttano appieno i propri poteri individuali per dimostrare la propria superiorità. Dickie e Taylor-Joy hanno un’alchimia incredibile, che traspare anche nelle scene di odio e cattiveria. La coppia lavora in armonia per dare vita a un rapporto madre-figlia davvero spaventoso. Ralph Ineson avvolge la sua famiglia addolorata in una nuvola di cupa disperazione, esortandola a pregare, pentirsi e sperare in un meglio, anche se il “meglio” non arriva mai.

Dall’inizio alla fine, la sceneggiatura e la regia di The Witch di Robert Eggers sono impeccabili, poiché esprime in modo così visibile una famiglia in subbuglio; addolorato ed esiliato. Le visualizzazioni di isteria, mania, disperazione, depressione e disorientamento rendono l’esperienza visiva di The Witch un’esperienza inquietante, che diventa sempre più profonda e oscura di minuto in minuto, ma che è comunque soddisfacente nello sviluppo dei personaggi e nella narrazione avvincente.

The Witch è un film giovane nel contesto del pantheon della storia del cinema, ma merita di essere ripreso per le sue immagini provocatorie, il cast di prim’ordine e la narrazione consolidata. Robert Eggers ipnotizzava il suo pubblico ben prima di The Lighthouse ed è il suo modo affascinante di raccontare storie a dare credito al suo nome. Con l’imminente progetto The Northman che si vocifera riunirà Anya Taylor-Joy, Kate Dickie e Ralph Ineson nell’Islanda del X secolo, è prevedibile che non mancheranno toni strazianti, folli elementi horror e una svolta in un’altra storia popolare; The Witch rappresenta il primo sguardo allo stile unico e inquietante di Eggers.

Director: Robert Eggers
Screenwriter: Robert Eggers
Starring: Anya Taylor-Joy, Ralph Ineson, Kate Dickie, Harvey Scrimshaw, Ellie Grainger, Lucas Dawson