Baldur’s Gate – L’epopea che ha portato Dungeons & Dragons nei videogiochi

Dalle ombre di Candlekeep alle terre martoriate del Faerûn: storia e impatto di una saga che ha segnato un’epoca

Nel 1998 il mondo videoludico stava cambiando. Le avventure testuali erano ormai un ricordo, i GdR giapponesi dominavano il mercato console, e i giocatori PC guardavano con un misto di scetticismo e speranza a un titolo sviluppato da un piccolo studio canadese, BioWare. Il gioco si chiamava Baldur’s Gate, e si sarebbe rivelato il primo capitolo di una saga destinata a rivoluzionare il modo di concepire i giochi di ruolo su computer.

Basato sull’universo di Dungeons & Dragons, e in particolare sull’ambientazione dei Forgotten Realms, Baldur’s Gate è stato il punto di incontro tra narrativa profonda, meccaniche complesse e un mondo vasto e vivo. Una combinazione che avrebbe influenzato tutto ciò che è venuto dopo, da Dragon Age a Pillars of Eternity, passando per l’evoluzione stessa del genere open world.

Baldur’s Gate (1998)

Il primo capitolo ci mette nei panni di un orfano cresciuto a Candlekeep, la biblioteca-fortezza più famosa dei Reami. Quando il nostro mentore Gorion viene ucciso da una figura misteriosa, veniamo catapultati in un’avventura fatta di complotti, divinità oscure e rivelazioni sconvolgenti. Scopriamo di essere figli di Bhaal, il dio dell’omicidio, e che il nostro destino è legato a una guerra per la successione divina.

Grazie al motore Infinity Engine, BioWare crea un gioco isometrico con pausa tattica, che permette un controllo totale del party e un’incredibile profondità strategica. La scrittura è adulta, ricca di dialoghi memorabili e personaggi indimenticabili (Minsc e Boo su tutti). Baldur’s Gate dimostra che un videogioco può essere epico quanto un romanzo fantasy.

Baldur’s Gate: Tales of the Sword Coast (1999)

Espansione del primo capitolo, aggiunge nuove aree, missioni e contenuti. Non cambia le fondamenta, ma arricchisce l’esperienza per chi aveva già divorato ogni pixel del gioco originale.

Baldur’s Gate II: Shadows of Amn (2000)

Considerato da molti il miglior RPG di sempre, Shadows of Amn prende tutto ciò che c’era di buono nel primo gioco e lo porta a un livello superiore. Il protagonista, ormai consapevole della propria eredità divina, viene rapito da un potente mago, Irenicus, e si ritrova nella città-stato di Athkatla, un crogiolo di intrighi, fazioni, magia e pericoli.

La profondità narrativa, la libertà di scelta, la varietà dei compagni di viaggio (tra cui ritorna il sempre esilarante Minsc), e il sistema di combattimento ancora più rifinito, fanno di questo gioco un punto di riferimento. L’espansione Throne of Bhaal (2001) chiude la saga dell’Eredità di Bhaal con una degna conclusione da apocalisse mitologica.

Baldur’s Gate: Enhanced Editions (2012–2014)

Sotto la guida di Beamdog, i giochi originali vengono restaurati per i sistemi moderni. L’interfaccia viene aggiornata, vengono introdotti nuovi personaggi e missioni inedite, pur mantenendo l’anima dell’opera originale. Le Enhanced Editions permettono alle nuove generazioni di scoprire la saga in una forma più accessibile, senza stravolgere nulla.

Baldur’s Gate III (2023)

Dopo oltre due decenni, la saga ritorna con un terzo capitolo sviluppato da Larian Studios, noti per Divinity: Original Sin. Baldur’s Gate III rappresenta un cambio di rotta importante: visuale 3D, combattimento a turni ispirato alle regole di D&D 5e, dialoghi completamente doppiati, e un’enfasi ancora maggiore sulle scelte del giocatore.

La trama si svolge circa un secolo dopo i fatti dei giochi precedenti. Il protagonista è vittima di un’infezione da mind flayer e deve trovare una cura prima che la trasformazione sia completa. Come da tradizione, il viaggio si trasforma presto in una lotta cosmica tra poteri ultraterreni. Il gioco è acclamato per la sua libertà, il design aperto, e l’approfondimento psicologico dei personaggi. Non un semplice sequel, ma un nuovo inizio per una saga mitica.

L’impatto culturale

Baldur’s Gate ha fatto per i GdR su PC quello che Final Fantasy VII ha fatto per le console: ha dimostrato che si poteva raccontare una storia complessa, coinvolgente e ricca di emozioni senza sacrificare il gameplay profondo. Ha gettato le basi per tutto ciò che è venuto dopo, influenzando BioWare, Obsidian e una generazione di sviluppatori.

È anche stato il primo contatto, per molti, con il mondo di Dungeons & Dragons, rendendo accessibile un universo vastissimo attraverso il filtro del videogioco. Ha saputo raccontare l’epica, ma anche il quotidiano. I legami tra i personaggi, i dilemmi morali, le piccole decisioni che definiscono un eroe.

Baldur’s Gate non è solo una serie di giochi. È una saga, un’esperienza, un frammento di cultura nerd che ha saputo evolversi, reinventarsi e parlare a diverse generazioni. È il ponte tra il gioco di ruolo da tavolo e quello digitale. E come ogni grande racconto fantasy, continua a vivere, riscriversi, e a farci chiedere: chi sono io davvero? Un semplice avventuriero, o il figlio di un dio?Ecco una guida completa ai personaggi reclutabili nella saga di Baldur’s Gate, suddivisa per ciascun capitolo principale.

Baldur’s Gate (1998)

Nel primo capitolo, ambientato nei Forgotten Realms, è possibile reclutare fino a 25 compagni, ciascuno con la propria personalità, allineamento e missioni personali. Alcuni personaggi notabili includono:

  • Imoen – Ladra umana e amica d’infanzia del protagonista.
  • Minsc – Ranger umano con tendenze berserk e il suo criceto gigante spaziale, Boo.
  • Jaheira e Khalid – Coppia di avventurieri, rispettivamente druida/guerriera e guerriero.
  • Dynaheir – Maga invocatrice e compagna di Minsc.
  • Edwin – Mago dei Red Wizards of Thay, con motivazioni personali oscure.
  • Viconia DeVir – Chierica drow in esilio, con una visione cinica del mondo.

Le edizioni Enhanced hanno introdotto nuovi personaggi:

  • Neera – Maga selvaggia mezzo-elfa, con poteri imprevedibili.
  • Dorn Il-Khan – Guerriero mezz’orco con un passato oscuro.
  • Rasaad yn Bashir – Monaco umano in cerca di illuminazione.

Baldur’s Gate II: Shadows of Amn (2000) & Throne of Bhaal (2001)

Il secondo capitolo approfondisce le storie dei personaggi, introducendo nuove dinamiche e relazioni. Tra i compagni disponibili:

  • Imoen – Torna come maga/ladra, con una trama personale significativa.
  • Jaheira – Affronta la perdita di Khalid e sviluppa una potenziale relazione romantica con il protagonista.
  • Minsc – Sempre accompagnato da Boo, continua a combattere il male.
  • Aerie – Maga/chierica avariel, con una storia di redenzione.
  • Anomen Delryn – Chierico/guerriero umano, con un percorso di crescita personale.
  • Korgan Bloodaxe – Nano berserker, ideale per gruppi con allineamento malvagio.
  • Edwin – Ritorna con la sua arroganza e potere magico.
  • Viconia DeVir – Approfondisce la sua relazione con il protagonista, se scelta.
  • Jan Jansen – Gnomi inventore e ladro, noto per le sue storie eccentriche.
  • Haer’Dalis – Bardo tiefling, con una visione poetica della vita.

L’espansione Throne of Bhaal introduce:

  • Sarevok Anchev – Antagonista del primo gioco, ora reclutabile.

Le Enhanced Editions aggiungono:

  • Neera, Dorn Il-Khan, Rasaad yn Bashir – Già introdotti nelle Enhanced Editions del primo gioco.
  • Hexxat – Ladra con un segreto oscuro.

Baldur’s Gate III (2023)

Ambientato oltre un secolo dopo gli eventi precedenti, Baldur’s Gate III presenta un cast di compagni profondamente sviluppati, ciascuno con una propria storia e motivazioni:

  • Lae’zel – Guerriera githyanki, determinata e leale.
  • Shadowheart – Chierica mezz’elfa devota a Shar, in lotta con la sua fede.
  • Astarion – Elfo vampiro ladro, in cerca di libertà dal suo passato.
  • Gale – Mago umano con un segreto esplosivo.
  • Wyll – Stregone umano, noto come il “Blade of Frontiers”, con un patto oscuro.
  • Karlach – Barbara tiefling, fuggita da Avernus, con un cuore meccanico.
  • Halsin – Druido elfo, leader dei druidi della regione.
  • Jaheira – Ritorna come druida/guerriera, ora più saggia.
  • Minsc – Torna con Boo, pronto per nuove avventure.
  • Minthara – Paladina drow, inizialmente antagonista, può essere reclutata in determinate circostanze.

Ogni compagno ha una trama personale che si intreccia con la storia principale, influenzando eventi e relazioni.