I Cinque Samurai, noto in originale come Yoroiden Samurai Troopers, è un’opera che incarna il meglio dell’epica animata giapponese degli anni Ottanta: spirito di squadra, combattimenti sovrannaturali, mitologia orientale e un senso del dovere quasi sacrale.
YOROIDEN SAMURAI TROOPERS – L’ETICA DEL GUERRIERO NEL TEMPO DELLA TELEVISIONE POP
Andato in onda per la prima volta in Giappone nel 1988 e giunto in Italia col titolo I Cinque Samurai, l’anime Yoroiden Samurai Troopers rappresenta una delle espressioni più intense del genere super sentai misto a elementi fantasy e spirituali. Creato da Hajime Yatate e prodotto dalla Sunrise, lo stesso studio dietro Mobile Suit Gundam, la serie si distingue per la fusione tra codice d’onore samuraico, mitologia shintoista e animazione spettacolare. In una Tokyo minacciata dalle forze dell’oltretomba, cinque giovani cavalieri moderni riscoprono l’antico potere delle armature sacre, affrontando battaglie che sono insieme fisiche e morali.
Analisi stagione per stagione e OAV
La serie televisiva è composta da trentanove episodi e si articola in due archi principali. Il primo narra l’attacco alla Terra da parte dell’Impero di Arago, signore del Mondo delle Tenebre, e l’unione progressiva dei cinque protagonisti. Il secondo arco, più introspettivo, si concentra sulla lotta contro i Quattro Generali del Male, ognuno legato a un diverso valore negativo.
Nel 1989 viene prodotto l’OAV Gaiden, che si inserisce tra gli archi narrativi principali e introduce una nuova minaccia: il demone Shikaisen. L’atmosfera diventa più cupa e la dimensione spirituale assume un peso centrale.
Segue nel 1990 Legend of the Inferno Armor, OAV in due episodi che approfondisce il legame tra Ryo e l’armatura del fuoco, ampliando il discorso sul potere come responsabilità. Infine, Message, prodotto nel 1991, rappresenta il congedo ufficiale. Ambientato in un futuro prossimo, racconta il ritorno dell’armatura demoniaca e l’ultima riunione dei Samurai. Stilisticamente più maturo e narrativamente malinconico, Message conclude il ciclo con toni riflessivi e solenni.
Curiosità e aneddoti
L’adattamento italiano, come spesso avveniva all’epoca, fu soggetto a censure e modifiche nei dialoghi. Molti riferimenti spirituali e filosofici furono attenuati, trasformando la narrazione in un racconto più semplicistico e lineare.
Ogni armatura dei protagonisti si ispira a uno specifico animale totemico e a un concetto cardine della filosofia orientale. Queste non sono semplici potenziamenti, ma manifestazioni materiali di valori interiori come virtù, giustizia, saggezza, bontà e fiducia.
Il character design dei Samurai fu particolarmente influente negli anni Novanta, aprendo la strada a un’estetica eroica mista a vulnerabilità adolescenziale, che sarebbe stata poi ripresa da serie come Saint Seiya e Magic Knight Rayearth.
Episodi chiave
L’episodio iniziale, La caduta di Tokyo, stabilisce immediatamente l’ambientazione apocalittica e introduce il primo scontro tra l’armatura di Ryo e le forze dell’Impero di Arago. È il principio dell’iniziazione.
La prigione di ghiaccio, episodio dodici, è fondamentale per comprendere il personaggio di Seiji e il concetto di saggezza come forza interiore. L’ambientazione glaciale riflette la distanza spirituale che Seiji impara a superare.
Nel ventesimo episodio, L’albero della vita, i Samurai si trovano costretti a difendere un luogo sacro minacciato dal male. È un momento in cui il combattimento cede il passo alla contemplazione, e dove emerge la sacralità della missione.
L’episodio La rinascita della fiducia, ventisettesimo della serie, segna il ritorno di Shu in battaglia dopo un momento di crisi. La fiducia qui non è solo nei compagni, ma nel proprio valore come guerriero.
L’ultima battaglia contro Arago, episodio trentanove, rappresenta la conclusione epica. L’unione delle cinque armature e la distruzione del castello delle tenebre è simbolicamente la restaurazione dell’equilibrio tra il mondo materiale e quello spirituale.
Personaggi principali e ricorrenti
Ryo Sanada, portatore dell’armatura del fuoco, è il leader impulsivo e generoso del gruppo. Il suo elemento riflette la passione e la dedizione. Tuttavia, il fuoco è anche distruttivo, e Ryo lotta costantemente contro l’oscurità che minaccia di divorarlo.
Sage Date, armatura della luce, rappresenta la saggezza contemplativa. È taciturno e riflessivo, e le sue abilità derivano più dall’introspezione che dalla forza bruta. Sage incarna il samurai-filosofo.
Cye Mouri, armatura dell’acqua, è il mediatore, il cuore compassionevole della squadra. Le sue abilità fluide si riflettono in una personalità gentile ma determinata. Cye affronta il conflitto non solo fisicamente ma anche con empatia.
Kento Rei Faun, armatura della terra, è la forza fisica del gruppo, ma anche la più impulsiva. Kento è l’amico fedele, il protettore. Rappresenta la bontà nella sua forma più genuina e diretta.
Rowen Hashiba, armatura del cielo, è l’intellettuale. Preciso e strategico, è il cervello del gruppo. Il suo legame con l’elemento aria riflette il pensiero rapido e la capacità di visione d’insieme.
Lady Kayura è un personaggio ricorrente di grande interesse. Inizialmente nemica, è poi redenta dalla memoria ancestrale dei Samurai. La sua figura incarna la trasmissione del potere spirituale e l’equilibrio tra passato e presente.
Arago, imperatore delle tenebre, è l’antagonista supremo. Non è solo un conquistatore, ma una forza cosmica che corrompe l’ordine naturale. La sua sconfitta rappresenta non tanto la vittoria dei Samurai quanto il ripristino dell’armonia universale.
I Cinque Samurai è un’opera che ha saputo coniugare azione spettacolare e profondità morale. La battaglia tra luce e oscurità si gioca tanto sul piano fisico quanto su quello interiore, e i suoi protagonisti sono guerrieri dell’anima prima ancora che combattenti armati. Attraverso le sue immagini, i suoi silenzi e i suoi conflitti, la serie propone una visione del mondo in cui l’eroismo nasce dalla vulnerabilità, e dove la forza non è dominio, ma servizio. Un classico dimenticato da riscoprire con lo sguardo dell’oggi.