Nato il 16 gennaio 1948 a Carthage, New York, John Howard Carpenter è una figura emblematica del cinema horror e fantascientifico. Regista, sceneggiatore e compositore, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama cinematografico grazie a opere che hanno ridefinito i generi di appartenenza.

Carriera Cinematografica

Carpenter ha iniziato la sua carriera con “Dark Star” (1974), una commedia fantascientifica realizzata con un budget ridotto

Il successo arriva con “Halloween – La notte delle streghe” (1978), che diventa un cult del genere slasher

Negli anni ’80, Carpenter dirige una serie di film diventati iconici

  • “The Fog” (1980):un horror atmosferico ispirato a racconti di fantasmi
  • “Escape from New York” (1981):un film distopico con Kurt Russell nei panni di Snake Plissken
  • “The Thing” (1982):un thriller fantascientifico ambientato in Antartide, inizialmente accolto freddamente ma successivamente rivalutato come capolavoro
  • “Big Trouble in Little China” (1986):una commedia d’azione che mescola arti marziali e fantasy
  • “They Live” (1988):una satira sociale sulla manipolazione dei media e il consumismo Negli anni ’90, Carpenter continua a esplorare temi apocalittici con “In the Mouth of Madness” (1994), ispirato alle opere di H.P. Lovecraft, e “Vampires” (1998), un western horror con James Woods

Colonne Sonore e Carriera Musicale

Oltre alla regia, Carpenter è anche un talentuoso compositore, noto per le sue colonne sonore minimaliste e sintetich. Tra le sue opere musicali più celebri:

  • “Halloween” (1978) il tema principale, composto in 5/4, è diventato uno dei più riconoscibili nella storia del cinema horror.
  • “Escape from New York” (1981) una colonna sonora elettronica che riflette l’atmosfera distopica del film.
  • “The Fog” (1980) una composizione che combina sintetizzatori e pianoforte per creare un senso di inquietudine.
  • Negli ultimi anni, Carpenter ha pubblicato una serie di album intitolati “Lost Themes”, collaborando con il figlio Cody Carpenter e Daniel Davie. Questi album presentano nuove composizioni che evocano l’atmosfera dei suoi film classic.

Tour Musicale 2025

Nel 2025, Carpenter intraprenderà un tour musicale, il primo dal 2018, esibendosi in sei concerti a partire dal 9 ottobre al Knockdown Center di Queens, New Yok

Accompagnato da Cody Carpenter e Daniel Davies, eseguirà brani tratti dalle colonne sonore dei suoi film più famosi e dalle recenti produzioni musicai

Il tour includerà anche pezzi dal suo ultimo album “Lost Themes IV: Noir”, uscito nel 204.

John Carpenter continua a influenzare generazioni di registi e musicisti, mantenendo viva la sua eredità attraverso film, musica e performance dal vivo.

John Carpenter è una figura emblematica del cinema horror e fantascientifico, noto per il suo stile distintivo che fonde suspense, atmosfere cupe e colonne sonore elettroniche. La sua filmografia spazia da cult intramontabili a opere meno conosciute ma comunque significative.

Filmografia di John Carpenter

  1. Dark Star (1974)
    • Cast:Dan O’Bannon, Brian Narell
    • Note:Commedia fantascientifica a basso budget, sviluppata dal progetto universitario di Carpenter
  2. Distretto 13 – Le brigate della morte (1976)
    • Cast:Austin Stoker, Darwin Joston
    • Note:Thriller d’azione ispirato a “Un dollaro d’onore” di Howard Hawks
  3. Halloween – La notte delle streghe (1978)
    • Cast:Jamie Lee Curtis, Donald Pleasence
    • Note:Capostipite del genere slasher, con una colonna sonora iconica composta dallo stesso Carpenter
  4. Fog (1980)
    • Cast:Adrienne Barbeau, Jamie Lee Curtis
    • Note:Storia di fantasmi ambientata in una cittadina costiera avvolta dalla nebbia
  5. 1997: Fuga da New York (1981)
    • Cast:Kurt Russell, Lee Van Cleef
    • Note:Film distopico con protagonista l’iconico Snake Plissken
  6. La cosa (1982)
    • Cast:Kurt Russell, Wilford Brimle
    • Note:Remake del film del 1951, inizialmente accolto freddamente ma successivamente rivalutato come capolavoro
  7. Christine – La macchina infernale (1983)
    • Cast:Keith Gordon, John Stockwell
    • Note:Adattamento del romanzo di Stephen King su un’auto posseduta
  8. Starman (1984)
    • Cast:Jeff Bridges, Karen Allen
    • Note:Film di fantascienza romantico, con Jeff Bridges nominato all’Oscar
  9. Grosso guaio a Chinatown (1986)
    • Cast:Kurt Russell, Kim Cattral
    • Note:Commedia d’azione che mescola arti marziali e fantasy
  10. Il signore del male (1987)
    • Cast: Donald Pleasence, Jameson Parker
    • Note: Horror metafisico con elementi di fantascienza.
  11. Essi vivono (1988)
    • Cast: Roddy Piper, Keith David
    • Note: Satira sociale sulla manipolazione dei media e il consumismo.
  12. Memorie di un uomo invisibile (1992)
    • Cast: Chevy Chase, Daryl Hannah
    • Note: Commedia fantascientifica su un uomo reso invisibile da un esperimento.
  13. Body Bags – Corpi estranei (1993)
    • Cast: John Carpenter, Tom Arnold
    • Note: Film antologico horror per la televisione, con Carpenter anche nel ruolo di narratore.
  14. Il seme della follia (1994)
    • Cast: Sam Neill, Julie Carmen
    • Note: Thriller psicologico ispirato alle opere di H.P. Lovecraft.
  15. Il villaggio dei dannati (1995)
    • Cast: Christopher Reeve, Kirstie Alley
    • Note: Remake dell’omonimo film del 1960, con bambini dotati di poteri psichici.
  16. Fuga da Los Angeles (1996)
    • Cast: Kurt Russell, Steve Buscemi
    • Note: Sequel di “Fuga da New York”, con toni più satirici e ironici.
  17. Vampires (1998)
    • Cast: James Woods, Daniel Baldwin
    • Note: Western horror su una squadra di cacciatori di vampiri.
  18. Fantasmi da Marte (2001)
    • Cast: Natasha Henstridge, Ice Cube
    • Note: Film d’azione ambientato su Marte, con elementi horror.
  19. The Ward – Il reparto (2010)
    • Cast: Amber Heard, Mamie Gummer
    • Note: Thriller psicologico ambientato in un ospedale psichiatrico.

The Thing (La Cosa) – 1982

Un film freddo. Ma non solo per l’ambientazione. “The Thing” è il manifesto della paranoia cosmica. Carpenter prende il soggetto del film del ’51 e lo seziona con bisturi lovecraftiano: l’ignoto non è solo là fuori, è dentro di noi, letteralmente.

La storia è semplice e geniale: un gruppo di ricercatori in una base antartica scopre un’entità aliena capace di imitare perfettamente qualsiasi organismo vivente. Il nemico non ha forma. Il nemico è ogni forma.

Il protagonista, Kurt Russell nei panni del burbero MacReady, è l’archetipo del solitario americano in lotta contro l’incomprensibile. Il cast corale funziona alla perfezione, sospeso tra la tensione e il sospetto reciproco.

Il film fu un flop all’epoca (uscì poco dopo E.T. – il pubblico voleva alieni amici, non mostri mutaforma), ma è stato rivalutato come uno dei più grandi horror di sempre. Gli effetti speciali pratici di Rob Bottin, ancora oggi, lasciano a bocca aperta. Niente CGI: solo sangue, lattice, e genialità artigianale.

Punti di forza: atmosfera claustrofobica, effetti speciali rivoluzionari, tensione narrativa perfetta.
Box office: $19,6 milioni (budget $15 milioni). Un insuccesso commerciale, diventato cult assoluto.

In the Mouth of Madness (Il seme della follia) – 1994

Un film che ti guarda mentre lo guardi. Carpenter qui firma la sua lettera d’amore all’universo delirante di H.P. Lovecraft, con un tocco metacinematografico che precorre i tempi.

Sam Neill è John Trent, un investigatore assicurativo che si ritrova nel cuore della follia cercando lo scrittore horror Sutter Cane, una via di mezzo tra Stephen King e il Necronomicon. Ma attenzione: i libri di Cane fanno impazzire chi li legge. E nel film… lo spettatore li “legge”, tramite la visione.

Qui Carpenter ci dice: “E se il mondo fosse solo una narrazione? E se Dio fosse uno scrittore horror… e tu, una sua invenzione?”

La struttura a spirale, il montaggio disturbante e le trovate visive disorientanti rendono “In the Mouth of Madness” uno dei film più inquietanti e sottovalutati di sempre. Trent perde il senno… e noi con lui.

Punti di forza: filosofia del terrore, immaginario lovecraftiano, uso innovativo del linguaggio cinematografico.
Box office: $8,9 milioni (budget circa $8 milioni). Cult nel circuito home video.

They Live (Essi Vivono) – 1988

Uno dei film più politici e corrosivi di Carpenter. Mascherato da B-movie fantascientifico, They Live è una pugnalata alla gola del consumismo, dei media e del potere invisibile.

Il protagonista, Roddy Piper, è un operaio disoccupato che scopre, grazie a un paio di occhiali da sole speciali, che il mondo è controllato da alieni che si mimetizzano tra gli umani, tenendo la popolazione in uno stato di apatia e obbedienza tramite messaggi subliminali. (“OBEY”, “CONSUME”, “SLEEP”).

Il film è pieno di momenti iconici: dallo svelamento degli alieni al leggendario combattimento corpo a corpo tra Piper e Keith David, lungo sei minuti, girato senza controfigure. È un’opera che oggi sembra girata ieri. Una critica sempreverde alla società spettacolare.

Punti di forza: satira socio-politica tagliente, dialoghi memorabili, stile unico tra pulp e profezia.
Box office: $13 milioni (budget $3 milioni). Successo discreto, impatto culturale enorme.

John Carpenter non ha mai avuto paura di andare controcorrente. Ha sempre fatto cinema per raccontare qualcosa, non per vendere pupazzetti. Oggi, ogni suo film è studiato, citato, omaggiato. E questi tre, in particolare, sono capitoli fondamentali di una Bibbia del cinema del terrore e della ribellione.