Prima di Grim Dawn, prima di Path of Exile, c’era lui: Titan Quest. Pubblicato nel 2006 da Iron Lore Entertainment, con il leggendario Brian Sullivan (uno dei creatori di Age of Empires) al timone, Titan Quest è un titolo che ha saputo imporsi non copiando Diablo, ma reinterpretandolo in chiave mitologica. E a quasi vent’anni di distanza, resta ancora uno dei giochi di ruolo isometrici più affascinanti mai realizzati.
Un viaggio tra le rovine dell’antichità, attraverso tre continenti, tra dèi silenti e titani risvegliati, dove le armi non sono forgiate nel fuoco dell’inferno, ma benedette dagli Olimpi.
Un mondo antico, una minaccia eterna
L’incipit è semplice ma potente: i Titani, divinità primordiali imprigionate dagli dèi dell’Olimpo, si sono risvegliati. Le loro orde minacciano il mondo degli uomini, e gli dèi – come spesso accade nei miti greci – non intervengono. Starà a un semplice mortale, cioè tu, affrontare l’avanzata della distruzione.
Il viaggio inizia nella Grecia arcaica e prosegue attraverso l’Egitto dei faraoni e l’Oriente mistico, fino alla Cina. Ogni atto è un affresco storico-mitologico, ricco di mostri leggendari (gorgoni, minotauri, sfingi, rakshasa), location storiche (Delphi, Giza, la Grande Muraglia), e un design artistico che ancora oggi affascina.
Gameplay: l’arte del dualismo
Titan Quest rivoluzionò l’ARPG con il suo Dual Mastery System, antesignano di quello che poi sarebbe diventato il cuore di Grim Dawn. All’inizio, scegli una Mastery (classe), e al livello 8 una seconda. La combinazione tra due Mastery crea una vera classe “composita”, con abilità uniche e sinergie profonde.
Il gioco punta molto sull’equipaggiamento, sulle abilità passive e su un bilanciamento raffinato tra danno, difesa e gestione delle resistenze. È un RPG old-school: niente waypoint automatici, niente spiegoni, solo tu, la tua build, e centinaia di nemici mitologici da schiacciare sotto i sandali.
Le Mastery: 9 vie per l’eroe
Warfare
Combattente puro, centrato su DPS fisico, colpi critici, armi a due mani. Letale ma fragile.
Defense
Tank per eccellenza. Scudi, stordimenti, riflessi. Perfetto per chi vuole sopravvivere.
Hunting
Maestro dell’arco e delle trappole. Infligge bleeding, piercing e rallentamenti.
Rogue
Assassino, veleno e attacchi in rapida successione. Specialista in trappole e danni nel tempo.
Storm
Mago elementale del freddo e fulmine. Controllo del campo e danni a distanza.
Earth
Invocatore del fuoco e delle forze telluriche. Può evocare un golem, manipolare magma e fiamme.
Nature
Guaritore, buffer, evocatore di lupi. La Mastery del supporto, ma anche della sopravvivenza.
Spirit
Necromante. Magia oscura, drain di vita, evocazione di spiriti e debuff devastanti.
Dream (aggiunta con Immortal Throne)
Classe psionica, unisce controllo mentale, danni a distanza e abilità uniche di distorsione.
Le combinazioni sono moltissime:
- Conqueror (Warfare + Defense) → soldato puro.
- Elementalist (Storm + Earth) → mago del cataclisma.
- Diviner (Spirit + Dream) → incubo vivente.
- Haruspex (Dream + Hunting) → critico continuo a distanza.
Espansioni: il viaggio continua
Immortal Throne (2007)
Aggiunge la regione dell’Oltretomba greco, una nuova Mastery (Dream), oggetti leggendari, il Mercante dei Reliquiari e la mitica carovana per gestire l’inventario. È considerata l’espansione fondamentale, integrata ormai in tutte le versioni moderne.
Ragnarök (2017)
Una sorpresa arrivata oltre 10 anni dopo: introduce le terre del Nord, il mito norreno, nuove meccaniche e la Mastery Rune. Amplia il livello massimo e porta una nuova estetica nordica che si sposa perfettamente con l’antico spirito del gioco.
Atlantis (2019)
Contenuto meno vasto ma affascinante: la leggenda perduta di Atlantide, una nuova modalità Arena infinita, potenziamenti grafici e un sistema di mercanti e dungeon inediti.
Eternal Embers (2021)
Viaggio nell’Estremo Oriente, tra imperatori, draghi e demoni cinesi. Introduce la Mastery Neidan, ispirata all’alchimia taoista. Una perla inattesa, che dimostra quanto Titan Quest sia ancora vivo.
Un’eredità immortale
Titan Quest è uno dei pochi giochi che migliora con l’età. Grazie a versioni rimasterizzate, supporto continuo e una community appassionata, continua ad affascinare nuovi giocatori ogni anno. È l’ARPG di chi ama la storia, il mito, la build ragionata, e soprattutto il gusto per l’avventura che sa di leggenda.
È il canto epico di un mondo che fu, in cui eroi e dei si incrociavano sullo stesso campo di battaglia. E se oggi molti giochi si rincorrono a vicenda in cerca di novità, Titan Quest continua a brillare nella sua classicità scolpita nel marmo.
Titan Quest – Guida alle Migliori Build: Gli Eroi del Mito
In Titan Quest, scegliere le giuste Mastery da combinare è un’arte raffinata. Non si tratta solo di potenza bruta, ma di sinergia, di sapere unire meccaniche complementari per ottenere un eroe che sia non solo efficace, ma anche soddisfacente da giocare.
Che tu sia un novizio o un veterano in cerca di un ritorno alle armi, ecco una guida alle build migliori – provate, rodate e capaci di affrontare anche le difficoltà più alte, comprese le espansioni come Immortal Throne, Ragnarök, Atlantis ed Eternal Embers.
1. Conqueror (Warfare + Defense)
Stile: Tank da mischia
Perfetto per: Principianti e chi ama il corpo a corpo puro
Parola d’ordine: Sopravvivere e dominare
Un classico senza tempo. Il Conqueror unisce l’offensiva devastante del Warfare (colpi critici, Lacerate, Onslaught) con la resilienza e il crowd control della Defense (Colossus Form, Rally, Stun). Equipaggiato con scudo e arma da mischia, può sopravvivere a orde intere e ribaltare boss fight impossibili.
Punto forte: puoi affrontare il gioco in solitaria senza paura.
Contro: mobilità limitata.
2. Haruspex (Hunting + Dream)
Stile: Attaccante a distanza con CC mentale
Perfetto per: Giocatori strategici
Parola d’ordine: Colpire prima che arrivino
Una delle build più forti del gioco. L’arco dell’Hunting infligge danni piercing e bleeding con una precisione letale, mentre il Dream aggiunge crowd control (Distort Reality, Trance of Wrath) e potenziamenti passivi. Il risultato? Un arciere psichico in grado di decimare orde da lontano e rallentare chiunque osi avvicinarsi.
Punto forte: devastante nel DPS, ottimo anche in party.
Contro: meno resistente in corpo a corpo.
3. Ritualist (Nature + Spirit)
Stile: Evocatore puro, con capacità di cura e debuff
Perfetto per: Amanti del gioco ragionato e supportivo
Parola d’ordine: Lascio combattere gli altri
Il lupo, l’ancestrale, il lich. Questa build è il sogno di chi ama giocare da evocatore, con un tocco da necromante. I lupi tengono a bada i nemici, il Lich Re infligge danni da freddo e vitalità, e tu puoi curare, potenziare, lanciare debuff e goderti la distruzione a distanza.
Punto forte: eccellente controllo del campo, adatta anche a partite rilassate.
Contro: dipende molto dai pet; richiede microgestione.
4. Elementalist (Storm + Earth)
Stile: Mago elementale puro
Perfetto per: Chi ama incantesimi devastanti
Parola d’ordine: Fiamme e fulmini!
L’unione tra fuoco e fulmine non può che generare caos. L’Elementalist è un caster puro che domina con Eruption, Volcanic Orb, Lightning Bolt, Squall. A distanza incenerisce tutto, ma è fragile. Va giocato con intelligenza, sfruttando debuff, freezing e spostamenti continui.
Punto forte: danni AoE spaventosi.
Contro: scarsa resistenza; richiede gestione attenta della posizione.
5. Evoker (Neidan + Earth) (Eternal Embers)
Stile: Alchimista elementale
Perfetto per: Chi cerca qualcosa di moderno e originale
Parola d’ordine: Veleni, esplosioni e fuoco spirituale
La Neidan è una Mastery introdotta di recente, ispirata all’alchimia taoista. Unita a Earth crea una build esplosiva e tattica, basata su bombe alchemiche, debuff ad area, fuoco e DoT. È una build potente, versatile e visivamente spettacolare, ideale per chi vuole qualcosa di nuovo.
Punto forte: alto potenziale burst e controllo.
Contro: richiede conoscenza delle sinergie; non facile per i principianti.
6. Champion (Rune + Nature) (Ragnarök)
Stile: DPS fisico con auto-heal e velocità
Perfetto per: Giocatori aggressivi ma non incoscienti
Parola d’ordine: Pressione continua
Il Rune Mastery porta rune esplosive, colpi magici e potenziamenti fisici. Uniti al supporto dei lupi e delle cure di Nature, il Champion diventa un bruiser agile e resistente, capace di schivare, curarsi, evocare e distruggere. È versatile, adatto sia a corpo a corpo che a distanza.
Punto forte: ottimo equilibrio tra offense e sustain.
Contro: la gestione dei cooldown va pianificata bene.
7. Diviner (Spirit + Dream)
Stile: Mago del caos mentale
Perfetto per: Giocatori esperti e tattici
Parola d’ordine: Paura, danni nel tempo, illusioni
Questa è una build intellettuale. Spirit fornisce danno da vitalità e necromanzia, Dream introduce distorsione, confusioni e abilità passive devastanti. Il Diviner non domina con la forza, ma con l’intelligenza. Psionic Touch + Spirit Strike è una delle combo più forti del gioco per infliggere danni a raffica e controllare gruppi.
Punto forte: sinergie profonde, ottima per boss e crowd control.
Contro: build più lenta da sviluppare, ma micidiale nel lungo termine.
Il pantheon dei buildatori
In Titan Quest, non c’è una sola strada per la vittoria. Ogni combinazione è un racconto a sé, una filosofia, un archetipo mitologico da interpretare. Che tu voglia incarnare un legionario spartano, un evocatore egiziano, un alchimista taoista o un assassino persiano, il gioco te lo permette – e te lo incoraggia.
La sfida sta nell’esplorare, sperimentare, adattarsi. Titan Quest premia il giocatore curioso, quello che si chiede “e se combinassi questo con quello?”, e che poi affronta un’idra con un colpo solo.