Prima pubblicazione: 6 marzo 1999
Autore: Luther Blissett

Generi: Romanzo, Fiction storica

1ª ed. originale: 1999
Ambientazione: Germania, Fiandre, Italia, Turchia

Trama

Q è un romanzo storico ambientato tra il 1517 e il 1555, in un periodo di profonde trasformazioni politiche e religiose in Europa. Il libro segue le vicende di un protagonista senza nome, un ribelle, un rivoluzionario, che attraversa le grandi crisi della Riforma protestante, vivendo in prima linea le guerre religiose, le rivolte contadine, i sogni utopici degli anabattisti e le repressioni dell’Inquisizione.

Il protagonista cambia spesso identità, passando da tipografo a soldato, da mercante a militante, sempre in lotta contro l’oppressione e alla ricerca di un mondo nuovo. La sua vita si intreccia con quella di un misterioso antagonista conosciuto come Q, agente segreto della Chiesa e braccio destro del cardinale Gian Pietro Carafa, futuro papa Paolo Quarto.

Attraverso una serie di lettere scritte da Q al suo padrone, si scopre il lavoro di spionaggio, sabotaggio e manipolazione che la Chiesa mette in atto per distruggere i movimenti eretici e rivoluzionari. Q è l’occhio vigile del potere, il freddo osservatore che tenta di anticipare e soffocare ogni fiamma di ribellione.

Personaggi principali

Il protagonista
Non ha un nome fisso, e questa è una scelta narrativa potente. Rappresenta l’uomo comune che si oppone al potere, l’eretico, il ribelle, il testimone di una storia sotterranea fatta di fallimenti ma anche di speranze. È intelligente, adattabile, disilluso ma non arreso. La sua evoluzione attraversa la disillusione politica, il fanatismo religioso e infine una consapevolezza più profonda.

Q
È il nemico invisibile, agente segreto della Chiesa, raffinato manipolatore e spia. Le sue lettere mostrano un uomo colto, calcolatore, completamente devoto alla causa dell’ordine ecclesiastico. Rappresenta il potere che controlla, spia, punisce. Ma non è un cattivo da operetta. È un personaggio complesso, che incarna il lato oscuro ma anche razionale del potere.

Gian Pietro Carafa
Cardinale italiano e figura storica reale, futuro papa Paolo Quarto. È il mentore di Q e l’architetto dell’Inquisizione. Un uomo di ferro, senza compromessi, simbolo della Controriforma. È il volto più duro della Chiesa del tempo.

Thomas Müntzer e Jan van Leiden
Due figure realmente esistite che rappresentano i sogni e le tragedie delle rivoluzioni religiose. Müntzer è il mistico guerrigliero della guerra dei contadini, mentre Jan van Leiden guida l’esperimento anabattista di Münster. Entrambi sono ispiratori e delusioni per il protagonista.

Episodi chiave

La guerra dei contadini
Siamo nel 1524. Il protagonista si unisce ai contadini tedeschi in rivolta, ispirati da Müntzer e dal sogno di una società più giusta. La rivolta viene schiacciata con violenza. Questo episodio segna la fine di un’illusione: la fede e la giustizia non bastano contro la brutalità del potere. Il protagonista sopravvive, ma perde molti compagni e una parte della sua ingenuità.

La presa di Münster
Nel 1534, gli anabattisti prendono il controllo della città di Münster. Il protagonista partecipa alla costruzione di una comunità teocratica rivoluzionaria, guidata da Jan van Leiden. Inizialmente idealista, il regime si trasforma in una dittatura religiosa. L’esperimento fallisce in modo tragico, lasciando il segno profondo nel protagonista, che vede come anche le utopie più nobili possono degenerare.

La resa dei conti a Venezia
Nel 1555, Venezia diventa l’ultimo rifugio del protagonista e il teatro dello scontro finale con Q. Non è una battaglia epica, ma una sfida intellettuale e simbolica. Il protagonista ha perso molto, ma conserva la memoria, la dignità e il desiderio di raccontare. La sua sopravvivenza diventa un atto politico, un rifiuto del silenzio imposto dalla storia ufficiale.

Q è un romanzo ambizioso, denso, avvincente. Unisce rigore storico a un ritmo da spy story, con un messaggio potente sulla memoria, la libertà e il potere. Non offre eroi né soluzioni facili, ma invita a riflettere sul passato per comprendere il presente.

È un libro che parla di rivoluzioni fallite, di uomini comuni che lottano contro giganti, di ideali che resistono nonostante tutto. E soprattutto, è una dichiarazione d’amore per il pensiero critico e la narrazione come forma di resistenza.